Nebulosa di Orione


Nella costellazione Orione, nella cosiddetta “Spada di Orione” è percepibile anche ad occhio nudo una nebulosa diffusa identificata come M42, detta anche Grande nebulosa di Orione.

Il doppietto 70/420, che ho utilizzato per la ripresa, ha consentito di far entrare nel campo inquadrato anche la Nebulosa Running Man (NGC1977) ed ovviamente anche M43 (Nebulosa De Mairan).
Data la sua brillantezza è uno degli oggetti deep sky più fotografati da chi ha iniziato da poco questo genere di fotografia, date le lunghe focali necessarie da 200mm in su si necessita dell’ausilio di una montatura motorizza o semplicemente un astro inseguitore, come ho fatto io in questo caso, facendo pose da 6 minuti con il mio solito APO 70/420, la Canon 1100D modificata (per questo non è indispensabile) ed il fido Star Adventurer motorizzato e guidato in ascensione retta.

Aggiornamento del 28/01/2018: non convinta dei colori ho sostituito con questa con i colori più bilanciati ed un nucleo fuso con più accuratezza.

Aggiornamento del 31/03/2018: questa foto è la vincitrice del V concorso su ASTROtrezzi

Aggiornamento del 20/05/2018: quest’oggi la mia foto è stata selezionata da AAPOD² come foto del giorno

Aggiornamento del 18/09/2019: takeover su instagram da @universetoday

Aggiornamento del 26/10/2019: Apod GrAG http://apod.grag.org/2019/10/26/grande-nebulosa-di-orione/

Canon 1100d fullspectrum CLS CCD Tecnosky 70/420 ED; Star Adventurer
ISO 1600 – Exp: 3h24 (34 x 6′) with autoguider; Darks & Flats & Bias
DSS + PS (Astronomy Tools; TMPv3)+LR
Siena, 21/01/2018

La procedura per questo oggetto richiede anche brevi pose per recuperare la zona del Trapezio che altrimenti risulterebbe bruciata.
Ho integrato separatamente con DSS le pose brevi e quelle da 6, ma in quest’ultime già dal raw, immagino a causa della condensa sulla lente si è verificato un flare fastidioso in basso a sinistra del frame fino a NGC1977, tant’è che dopo due giorni ho deciso di rifare le quasi 3 e mezzo di integrazione con l’inquadratura spostata avendo così al centro del frame la zona inquestione, stavolta pulita, integrando separatamente anche questo set di pose. Cosa che non ho potuto fare per risolvere lo stesso problema avuto in Nebulosa Fiamma e Testa di Cavallo.
Con photoshop ho fatto coincidere il ritaglio della zona rovinata dal flare e uniformato la tonalità e luminosità, dopodichè ho unito anche le parti centrali del nucleo di M42. E poi ho continuato con la mia solita elaborazione.

Questa è la precedente versione

La questione del flare:

Il flare in basso a sinistra era complicato da rimuovere tant’è che ho deciso di fare altre pose centrando la zona danneggiata dal riflesso. Da qui è possibile vedere, nonostante l’elaborazione parecchio esagerata, che il nucleo della nebulosa è bruciato e richiede un’integrazione con pose più brevi.